:: Breve storia della Giovanni Scavo Velletri

Narrano le cronache di un primo di gennaio di tanti anni fa, di una gara effettuata da un gruppo di giovani in località San Giovanni vecchio )che per quei giovani e per il volgo era solo e semplicemente la “cacattera”). Vecchie foto stanno a ricordare l’avvenimento, le braccia alzate in segno di giubilo del vincitore, la stretta di mano fraterna con i vinti sul podio improvvisato, per l’occasione il piedistallo di una fontanella. È l’atto di nascita ufficiale di una società sportiva che vede la luce per volontà di alcuni giovani che sotto la guida di Pierluigi Starace intendono raccogliere così il messaggio lasciato loro da Giovanni Scavo appena un anno e mezzo dopo la tragica e dolorosa scomparsa dell’amico, passata anche la grande olimpiade di Roma. Fu così che Pierluigi Starace, Manlio Zaccari, don Eugenio Gabrielli, Alberto Colazingari coagularono intorno a loro un gruppo di ragazzetti di belle speranze e li iniziarono allo sport principe delle olimpiadi. Si iniziò per gioco, con grande spirito di amicizia, con goliardica spensieratezza. Pierluigi, capo riconosciuto, sceglie Fausto Ercolani come suo vice mentre la u.s. CSI Giovanni Scavo muove i primi passi nel mondo atletico regionale con un gruppo nutrito di giovani (52 iscritti nel 1962) tra i quali si fanno notare Quinto Sellaroli, Vittorio Cianfarani, Paolo Tomasi, Giampaolo Broncio, Pietro Cipollati, Maurizio Iannucci, Pietro Falzoi. Le prime difficoltà, Manlio Zaccari e Alberto Colazingari lasciano ben presto per motivi di lavoro, non sembrano avere grosse ripercussioni sul sodalizio che chiude così il primo ciclo di attività raggiungendo la partecipazione ai Campionati Italiani juniores con la staffetta 4x400. Ad un anno di grande crisi, il 1965, fa da contrappunto il boom del 1966. Inizia l’epoca contrassegnata dai risultati di Giacomo Bevilacqua, Francesco Felci, Fulvio Volani, Natale Di Lazzaro, Lorenzo Rulli. Inizia l’attività del settore femminile: per la prima volta in assoluto le donne a Velletri fanno sport! Il secondo ciclo, è il 1968, si chiude con l’uscita di scena di Pierluigi quando il movimento atletico veliterno ha assunto un’ossatura salda e un poso ben preciso nel panorama sportivo della città. Ne raccoglie il testimone Fausto Ercolani con il quale inizia il terzo periodo che coincide con l’inaugurazione della pista in asfalto del rinnovato stadio comunale. In un momento di rinnovate ambizioni fanno spicco i risultati di Elisa Evangelisti e Claudio Cellucci. Approda alla presidenza Sergio Scavo tramite il quale si ottiene anche l’utilizzazione della palestra scolastica del “Fontanaccio”. I frutti di tante positive novità sono sotto gli occhi di tutti, raddoppiano gli iscritti, emergono nuovi talenti: Paola Falchi, Gianna Ciardi, Marilena Fiocco, Simonetta Rosati, Tiziana Olivieri, Cristina Marcucci, Mauro Marinelli, Petrilli Tonino, Massimo Giammatteo, Tonino Felici, Granco Graniero, Marco Trulli. Si forma un folto gruppo di lanciatori sotto la guida di Vincenzo Auddino. Sono dieci anni di dense soddisfazioni, ma anche di lacerazioni intestine. Agli inizi degli anni ottanta la società è comunque, nel bene e nel male, sulle sole spalle di Fausto Ercolani e quando egli è costretto a lasciare per motivi extra sportivi anche la società Giovanni Scavo chiude i battenti nel corso del 1983. L’oblio del grande campione dura un tempo relativamente breve. Nel 1989 la rinascita ha un gusto particolare perché voluta da ex atleti rappresentanti varie generazioni come Nicoletta Calcari, Amintore D’Annibale, Daniele Ognibene (presidente in questa fase di rilancio) e Franco Lazzari che recuperano Fausto Ercolani a dimostrazione che quanto seminato in precedenza non era andato tutto perduto. C’è un nuovo entusiasmo, una nuova volontà di fare bene come dimostrano i lusinghieri risultati: è la quarta fase, quella contrassegnata dal rifacimento della pista in materiale sintetico e dai risultati di Mirko Pilozzi. Nel 1993 grazie anche al trofeo ATLETICASCUOLA, nato da una felice intuizione di Franco Lazzari, un nuovo boom si concretizza sia sotto il profilo degli iscritti che dei risultati. Gli anni novanta rappresenteranno le più belle pagine mai scritte dall’atletica veliterna con una Giovanni Scavo che domina in campo regionale giovanile e si fa rispettare in campo nazionale: Jessica Palma raggiunge la nazionale assoluta. Nel 1998 Massimo Marraffa è campione di salto in lungo tra gli allievi, Eugenio Mattei partecipa alle Gymnasiadi di Shangai dopo aver trascinato la 4x400 allievi al titolo italiano con Marraffa, Daniele Macale e Daniele De Renzi. L’anno successivo Daniele Macale a Fiuggi si laurea campione italiano nei 110 hs. Il millennio si chiude con la realizzazione di sogno che ben presto si trasforma in incubo: la fusione tra la Giovanni Scavo e il Club Atletico Velletri. Ben presto la dirigenza della Scavo è estromessa dalla nuova società e si ritrova con un pugno di mosche, senza atleti e senza prospettive. Un duro colpo che avrebbe potuto segnare la fine della società che dimostra di avere ancora potenzialità e, sotto la presidenza di Sergio Scavo, si proietta verso una nuova avventura, sempre nel nome di Giovanni Scavo del quale rimarrà sempre scolpito un ricordo che neppure l’opera inesorabile del tempo potrà cancellare. Nel 2003 sotto la spinta decisiva della società lo stadio comunale di Velletri viene intitolato al nostro grande mai dimenticato campione il giorno in cui la società organizza la cinquantesima edizione dei Campionati Italiani Libertas. È il periodo dei risultati di Rita De Cesaris, Annalisa Pizzuti (seconda nei 5 km di marcia dei campionati italiani allievi), Arber Prifti mentre Massimo Marraffa, passato tra le file delle Fiamme Gialle, vince i campionati italiani promesse.


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